Gioia di vivere
Mi stupisce sempre di più constatare che l'attaccamento dell'uomo alla sofferenza è più forte della gioia, della leggerezza, dell'ironia, del riso. Ridere è quasi un lusso, una espressione di chi non si rende conto dei problemi, della fatica, delle difficoltà, dei bisogni che ogni giorno ci accompagnano, di chi non si rende conto della realtà che ci circonda.
Quando l'uomo si trova a sperimentare attraverso il corpo la leggerezza, la felicità di essere vivi e di respirare e di guardarsi intorno, e di sentire pulsare la vita intorno, ecco che compare il dubbio, l'incertezza, il sospetto. Ma non scherziamo!! Non può essere così semplice, tutto da sempre mi è stato presentato come una conquista così difficile che pochi riescono a raggiungere, dunque perché proprio io dovrei riuscire ad essere felice ora che non ho motivo alcuno per esserlo?
No! no! Deve esserci un errore, manca qualcosa, manca certamente un passaggio che mi è sfuggito. E' vero manca quella parte che non riesce a emergere fintanto che non mi rendo conto che il paradiso a qui e ora e l'inferno è non accorgersene mai, non sperimentare questa allegrezza del cuore.
Buona giornata a tutti.